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L'addestramento inizia virtualmente alla nascita di un cane. I cani che sono accuditi da persone nelle prime otto settimane di vita sono generalmente più adatti ad essere addestrati e a convivere con il proprietario nella sua stessa casa.
Dopo queste età, e fino alle 14 settimane, il cane è pronto ad affezionarsi ad un nuovo proprietario. Anche un cane adulto può legarsi ad un nuovo padrone, ma la situazione ideale per educare un cane è di crescerlo fin da cucciolo. Con qualsiasi razza, è possibile educare facilmente i cuccioli, e in tal caso il cane rimane sottomesso e mantiene il rispetto per le persone anche quando è cresciuto completamente. Un cane adulto che non sia stato educato può diventare più difficile da gestire.
L'età minima per seguire un corso di addestramento vero e proprio, nel senso di seguire un corso per sviluppare comportamenti specifici, è compresa fra i tre e i sei mesi. Tuttavia è opportuno iniziare ad abituare il cane ai comandi fin dalle prime settimane di vita durante il gioco.
La maggior parte delle tecniche di addestramento si imperniano sul fare complimenti e festeggiamenti quando il cane ubbidisce e rifiutarglieli quando non esegue i comandi. Il comando "no", pronunciato in modo secco e con risolutezza, è fondamentale per far capire al cane quali comportamenti non deve tenere. Scacciare il cane o rinchiuderlo in una stanza o in un recinto, non è invece molto efficace come punizione.

Un tono di voce autoritario è fondamentale per ottenere l'obbedienza di un cane. Ciò può apparire troppo arrogante e duro a chi non ha avuto precedenti esperienze con un cane, ma è un dato di fatto che i cani rispondono meglio a questo stile di comandi. Invece per interazioni più piacevoli, quali complimentarsi col cane, dargli dei bocconi, o il gioco, è utile un tono di voce più acuto, ma per ottenerne l'obbedienza, sembra più efficace l'equivalente umano di un abbaio.
Il nome del cane è un componente fondamentale dei comandi che gli si rivolgono. All'inizio dell'addestramento è infatti opportuno anteporre il nome del cane al comando vero e proprio. "Aron, vieni!" risulta più autorevole a un cane di nome Aron di un semplice "vieni". Una volta che il cane è addestrato non è necessario usare il suo nome ogni volta, ma quando viene usato, aggiunge comunque autorevolezza al comando.

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